Funzioni Junghiane e Grafologia

i colori delle funzioni junghiane
la grafologia trova le risposte perché si interroga sui segni

Le funzioni Junghiane sono modalità cognitive innate attraverso cui l’individuo si rappresenta la realtà; sono delle abilità della mente attraverso cui la persona si costruisce una rappresentazione mentale non astratta ma che corrisponde dal punto di vista neurofisiologico a dei circuiti di attivazione neuronali.

L’interpretazione della realtà passa sempre attraverso un filtro della persona che è sempre su base biotipologica.

Per adattarsi al mondo esterno e alle condizioni della propria struttura, l’individuo dispone di quattro funzioni principali: la sensazione, l’intuizione, il sentimento, il pensiero.

La sensazione costata ciò che esiste intorno a noi; è pura percezione sensoriale ed è detta anche funzione del reale: è la prima funzione irrazionale, la prima ad attivarsi nell’individuo.

L’intuizione rende palesi le opportunità inerenti ad una cosa, ad un essere, ad una situazione; è la funzione di comprensione spontanea, immediata, emersa attraverso le vie dell’inconscio; è la seconda funzione irrazionale.

Il pensiero ci indica cosa significhi la cosa percepita; è la funzione atta a collegare dei concetti in un insieme logico; è un’attività di appercezione, è una funzione razionale.

Il sentimento ci trasmette il valore che questa cosa ha per noi, stabilisce il rapporto fra il soggetto e l’oggetto, accoglie o rifiuta; è una funzione del “cuore”, quando esaltata nella sua intensità, sfocia in uno stato affettivo; è una funzione razionale.

Attraverso la scrittura si coglie quali tra queste quattro funzioni sia maggiormente utilizzata e rappresentativa del soggetto.

Se i processi mentali passano attraverso la deduzione logica, il dato oggettivo, l’esercizio mentale, il metodo, ci troveremo di fronte ad una funzione pensiero predominante e la grafia sarà tendenzialmente piccola, concentrata nello spazio, priva di ridondanze considerate poco idonee all’essenzialità.

Il “tiposentimento sarà invece caratterizzato dalla calda capacità di comunicare nell’ambiente, rifugge dal mondo interiore, è maggiormente dipendente dagli altri, può celare una natura particolarmente passionale, intensa, a volte capace di produrre atmosfere drammatiche; la sua grafia sarà tendenzialmente ampia, dilata, dalla pressione marcata.

Chi possiede un senso del reale particolarmente sviluppato, opererà con maggiore facilità attraverso la funzione sensazione; è spiccata l’aspirazione a godere dei piaceri concreti, si lascia guidare dai richiami del corpo, attratto da tutto ciò che entri in risonanza veloce con il proprio organismo; ci troviamo in questo caso di fronte ad una grafia stabile, dai tratti pastosi e appesantiti da una pressione energica ed espansiva.

L’intuitivo gode dell’apporto delle ispirazioni, delle visioni, di una realtà che poco si radica nella concretezza ma molto nelle immagini; lontano dalle percezioni che il corpo invia, si interessa alla realizzazione di idee e pensieri, arriva alla definizione di un sistema in modo immediato, cogliendo in un unico colpo d’occhio tutte le possibilità di una situazione; la grafia fortemente caratterizzata dalla funzione intuizione tende ad essere prevalentemente aerea e leggera, piena di ritmo e movimento, instabile e molto spaziata.

Le quattro funzioni sono sempre presenti in ciascun individuo, in rapporto diverso tra loro, più o meno armonizzate ed equilibrate; sarà proprio attraverso lo studio della scrittura, che si potrà identificare quali siano quelle predominanti e quelle invece meno utilizzate.

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