Magic Handwriting

Silvana magia
la scrittura è magia

Desidero portare all’attenzione di chi riconosce alla scrittura manuale il valore unico ed inestimabile che merita, un articolo su di una “particolarissima” mostra allestita nel 2018 presso la Morgan Library Museum di New York, le cui sale sono state dedicate all’esposizione di una collezione di un editore brasiliano: Pedro Correa do Lago, collezionista di autografi, manoscritti, grafie.

Il collezionista e scrittore tenne corrispondenza epistolare con personaggi famosi del suo tempo ed artisti del calibro di Chagall, Michelangelo, Goethe, CharlieChaplin; le loro scritture vennero da lui raccolte e conservate e furono, da allora in poi, oggetto di aste frequentate da altrettanti appassionati di manoscritti.

La collezione arrivò a vantare oltre 100.000 pezzi, probabilmente la più vasta al mondo nel suo genere, contenente “scritture” e rappresentativa di una “finestra temporale” di storia mondiale molto ampia.

Noi grafologi sappiamo che una scrittura è l’espressione più intima della personalità del suo autore, ma anche la testimonianza del “tempo” in cui si è vissuti, della società in cui si è operato, dell’ educazione ricevuta, degli insegnamenti e condizionamenti introiettati.

Un estratto di questo immenso “patrimonio umano” e culturale, ha dato vita ad una pubblicazione dal titolo “The Magic of Handwriting”, con la curatela di Christine Nelson e l’apporto del grafico Julius Wiedemann; in questo libro sono contenuti carteggi e manoscritti, debitamente corredati da informazioni sui loro autori.

Perché il suo titolo conduce al concetto di “magia”? Perché tale è ogni gesto che produca un segno, una lettera, una parola, uno scritto; perché ogni volta che noi scriviamo con carta e penna, lasciamo una traccia del nostro passaggio e non trasmettiamo soltanto un concetto o un pensiero, ma proiettiamo anche la nostra energia ed il nostro “patrimonio psichico” sul supporto utilizzato.

La pubblicazione “porta” pertanto un titolo non solo appropriato, ma sicuramente evocativo: la scrittura manuale è stata, è e rimarrà sempre una forma di magia, quella dell’essere umano, che attraverso un gesto apparentemente semplice, ma in realtà particolarmente complesso, esprime se stesso e testimonia il proprio passaggio nel mondo.