La strutturazione delle “lettere”

il the grafologico
una tazza di the e chiacchiere grafologiche

Un po’ di nomenclatura grafologica.

Entriamo oggi nel vivo di un argomento che permetta di imparare alcuni termini che definiscono e diversificano le diverse parti delle “lettere” tracciate in corsivo ed i loro impliciti significati.

Occhiello: (la parte più o meno tonda presente nelle “lettere” o, a, d, g, q) simboleggia l’Io nella sua interezza ed inerisce le potenzialità intellettive ed affettive messe in atto in combinazione da altri segni.

Aste: sono i segni tracciati dall’alto procedendo verso il basso ed ineriscono la volontà (la capacità assertiva). Si differenziano in tre tipologie diverse – Asta retta che segnala la propensione alla stabilità, alla fermezza, all’inflessibilità – Asta curva (concava verso dx) che segnala la propensione alla comprensione, all’adattamento, all’influenzabilità – Asta ritorta (concava verso sx) che segnala la propensione alla diffidenza, alla prevenzione, alla chiusura.

Filetti: sono le linee tracciate dal basso verso l’alto e inseriscono il sentimento e la sensibilità.

Asole superiori (presenti nelle “lettere” b, h, l) ed Asole inferiori (presenti nelle “lettere” g, p) previste nei modelli calligrafici convenzionali, non sempre presenti nelle grafi più attuali e che assumono significati diversi se contestualizzati agli altri segni.

Raccordi: sono le modalità di collegamento tra le “lettere” o tra parti di una stessa “lettera” (m, n).

Ricci: sono segni “accessori” che esulano dalle linee essenziali e sono indicativi dei “movimenti più inconsci”.

Simbolismo spaziale: osserva la scrittura nella sua staticità attraverso lo spazio occupato in rapporto a quello libero e le forme delle componenti dell’espressione grafica Alto/Basso – Sx/Dx – Corpo della scrittura.

Simbolismo temporale: coglie la velocità del movimento ed indica la tempistica relativa alle reazioni.

Simbolismo della pressione: indica la quantità/direzione in cui la persona intende investire la propria carica energetica, volitiva, di attività.

Simbolismo della comunicazione: suggerisce la predisposizione “estetica” del comportamento, la qualità dedicata al rapporto con l’altro.

Tutti entrano in relazione tra loro: una delle impalcature di tutta la componente psicoaffettiva viene delineata proprio dall’interazione tra forma/movimento/pressione.

Ricordiamo che: una “quadro” di personalità risulterà tanto più esatto quanto più verrà estesa l’analisi dei singoli segni ad una sintesi comprendente l’interpretazione dinamica del grafismo stesso e finalizzata alla stesura complessiva.